Storia di Hélène
Data: 26/06/2022,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Tue Racconti
Autore: helene89@mail.com
... alle scarpette.
Hélène penzolava con la testa, nella posizione del castigo, con le caviglie sollevate da terra. Il signor Eric continuava ad aprire la destra, rovesciandogliela sul didietro molle e sgonfio; ora quel sederone, completamente esposto, vibrava in continuazione, come una povera palla di gomma.
I gridolini della festeggiata si alternavano alle percosse, senza alcuna soluzione di continuità: “…ooh … Oo-ooh…”.
E già i primi segni rosa si andavano formando su ambedue i glutei sfatti e tristi, mentre il filino le rimaneva dritto nel mezzo immobile, con la nuvola in pizzo ridicolmente inutile; quello slippino non serviva davvero a niente, né la proteggeva affatto dall’impeto degli sculaccioni. Il signor Eric gliene diede tantissimi, tra cui due sferzate a breve distanza, facendole sollevare il capo ed ululare di dolore.
Altri ospiti si erano avvicinati a vedere la scena, ed anche i ragazzi non avevano resistito alla curiosità; Maxime poteva sentire addirittura il pene tirargli sotto ai pantaloni, mentre assisteva ridendo a tutto quello schifo. Pascal osservava mano nella mano con Jeanne, mentre quest’ultima apparentemente gongolava. Anche Bianca sembrava adesso divertirsi, nel vedere la sorella maggiore subire il giusto castigo davanti a tutti.
Il signor Eric le mollò la mano destra, ed Hélène immediatamente la mosse verso la gamba dell’uomo che la reggeva salda sulle ginocchia, per tenersi meglio; sembrava volersi adagiare e stare più comoda, mentre il povero ...
... didietro, oramai sempre più arrossato e deforme, rimbalzava tutto il tempo. Abbassò il capo e fu colpita di nuovo.
Ripresero i tonfi sordi e penosi, senza alcuna soluzione di continuità; una decina di colpi consecutivi, interrotti solamente dagli urletti disperati di Hélène; alcuni molto ben riusciti, come testimoniava lo schiocco rumoroso dei glutei della poveretta, altri più ovattati. Quando lo schiocco era più fragoroso, Hélène squittiva a tratti come una scimmia; era un vero fracasso, e tutti quanti nella casa si erano perfettamente resi conto, che la festeggiata le stava finalmente prendendo.
Qualcuno pensò di andarsene, e la signora Dominique dovette così accompagnare diversi ospiti alla porta, mentre il castigo andava avanti ininterrottamente; chiedeva scusa a tutti per quanto era successo, sembrava vivamente costernata.
Ad un certo punto, il signor Eric decise che quella punizione davvero esemplare, poteva finalmente concludersi. Senza aggiungere nulla, mollò la presa lungo la schiena di Hélène, dopodiché alzando una volta ancora la mano destra, le disse: “E adesso fila via, in camera tua!”. La poveretta si inarcò sospingendosi sulle ginocchia di lui, e quando fu in piedi, con la gonna ancora sollevata attorno ai fianchi larghi, mostrò a tutti quanti, il proprio sederone gigantesco, deturpato e molle, con due vistosissime macchie rosse; si poteva udire in tutta la casa, un pianto dirotto di bambina.
Le aveva prese per la prima volta nella sua vita, era stata punita ...