1. Il desiderio nascosto


    Data: 20/03/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Etero Autoerotismo Autore: Golem, Fonte: RaccontiMilu

    ... hai motivo di farlo.” Insistetti, continuando a tentare di spogliarla.Romina si rifiutò ancora. “Ti prego…andiamo a letto.”Non volevo andare a letto, volevo prenderla li dov’era, nel suo salotto, contro quel muro, e la volevo nuda, non coperta da maglione e gonna pesanti. La ragazza andava incoraggiata a fare qualcosa che non avrebbe solitamente fatto, doveva lasciarsi andare, doveva imparare a godere, doveva capire che, in intimità, non esiste cosa che non sia lecito fare. Persino comportarsi “da puttana” come lei lo definiva, non era certo un comportamento sbagliato, se svolto con la persona giusta. Certo, il tradimento nei confronti di Renato era un errore imperdonabile ma quello era l’unico dettaglio che lei aveva completamente trascurato.Mi appoggiai allo schienale del divano che, dopo il nostro spostamento, si trovava alle mie spalle e, preso il mio membro in mano, iniziai a masturbarlo delicatamente.“Vedi, io sono nudo e come vedi sono eccitato.” Le dissi “Sei tu che mi ecciti, e io ti voglio. Ma voglio vederti, altrimenti non ha senso…non trovi?”Romina era ancora indecisa, ma comprese. “Va bene…fai pure” mi disse.“No…” risposi io, ancora con il membro in mano, intento a compiacermi “fallo tu…voglio masturbarmi mentre ti guardo…sei così eccitante, mi fai impazzire…”La ragazza non era ancora convinta, andava incoraggiata, volevo si rendesse conto di potermi sedurre, se lo voleva. Non era mia abitudine chiedere, ne lo era pregare, ne, tantomeno, lo era comportarmi ...
    ... con tanta pazienza, nel sesso, ma compresi che Romina aveva bisogno di essere pregata, incoraggiata, complimentata, se volevo che trovasse il piacere e perdesse per sempre il freno che le impediva di godere delle gioie del sesso.“Ti prego Romina…” dissi masturbandomi davanti a lei “ti voglio troppo…”Romina fece per slacciarsi la gonna, era un po’ goffa a dire il vero ma io continuai a masturbarmi, gemendo, esagerando le mie reazioni a ciò che provavo in modo da spingerla a continuare.“Così va bene?” chiese imbarazzata. “Devo essere più sexy?”“Spogliati come faresti di solito.” Risposi “Mi piace…ah…”La gonna di Romina cadde presto a terra, lei sorrise, il suo imbarazzo stava finalmente lasciando un po’ di spazio al divertimento, il suo maglione si alzò lentamente, dandomi modo di guardare il suo corpo per la prima volta. Le sue gambe lisce e morbide, cosce invitanti e rotonde, prive di imperfezioni, un po’ di pancia, vero, ma nulla che fosse sgradevole, anzi, e poi quei seni, grossi, materni, coperti con l’enorme intimo bianco necessario a trattenerli, dentro i quali avrei potuto perdermi. Il maglione nero ora copriva il suo volto e, quando esso fu del tutto sfilato, ed i suoi capelli lisci ricaddero sui suoi occhiali, scompigliati, lei mi trovò davanti a se.La baciai, toccandola in quei pochi secondi in tutti quei luoghi che non erano mai stati toccati, poi mi inginocchiai davanti a lei, le sfilai le mutandine e, vorace predatore, la divorai.Immediatamente Romina perse il ...
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