Confessioni di una mente perversa. -1a parte
Data: 26/03/2018,
Categorie:
Etero
Autore: sexitraumer
... lavorare in questa scuola – ed era già vicepreside! – stava accusando Marta Kopelij, una bella donna tutto sommato. Niente di troppo strano che tra gli studenti ci fosse chi se la volesse fare…per alcuni suoi aspetti Marta, con la quale ero amica, era anche più figa di me; suppergiù avevamo la stessa età. Io avevo ricevuto qualche avance da quelli di lettere, ma avevo sempre fatto loro presente che ero legata con un’altra persona. Quei due colleghi, da bravi colleghi non avevano insistito oltre. Può darsi che la mia relazione col mio Fede fosse in realtà conosciuta da qualche collega con una certa abilità ad usare gli occhi. Forse si saranno accorti come lo guardo quando lo incrocio nei vari momenti. Gerardelli voltò il foglio, ed io infatti stavo cercando nella mia mente un buon commento, non ostile per nessuno, quando poi disse:
“Non sembra esserci altro, cari colleghi.”
Un’altra collega, Enrica quella di educazione fisica femminile, intervenne a quasi-sostegno di Gerardelli. Ci sorprese tutti quanti; la lettera anonima al vice preside al confronto era un moscerino. La docente sportiva prese la parola:
“Il collega Gerardelli non è il solo che può testimoniare che i locali di questa scuola talvolta siano un vero e proprio troiaio. Qui di sesso se ne fa, e tanto. Tre giorni fa ho nascosto il mio smartphone dietro lo sciacquone del bagno delle ragazze, e questo è ciò che ha captato con la funzione REC del solo suono; niente video, per privacy, ma siete in grado ...
... d’immaginare da soli…gradireste sentirlo?”
Tutti noi ridendo demmo il nostro assenso senza parlare; del resto fatto trenta, si fa trentuno…
Enrica mise il suo smartphone, pieno come ovvio di parecchie cazzatroniche, tra le quali la funzione play altoparlante:
Il file iniziò con una voce maschile, di un ragazzo abbastanza giovane:
“…ehi senti, ma cinquanta non saranno state troppe? ...”
Una voce femminile rispondeva atona:
“…te lo prendo in bocca…ti faccio sentire la fica con il preservativo…e se vuoi, o non vieni, mi sborri a cappella nuda sulle mie chiappette…se non vuoi darmi stì 50, vai alla stazione allora! Con cinquanta appena trombi un quarto d’ora, e poi via! Beh che dici? La vuoi questa? ...”
La ragazza si riferiva alla sua fica…il dialogo erogato dallo smarphone di Enrica continuava…
“Certo, certo...te la posso leccare, vero ?! Rita quando le ho dato i soldi mi ha detto che potevo…”
“Va bene. Se ti stendi sul pavimento facciamo il sessantanove…e se mi vieni in bocca, che vieni prima, i soldi non te li ridò…capito?”
“Sì. Ma fai a metà con Rita?”
“E a te che ti frega !?! Stenditi, dai…”
La ragazza doveva essersi tolti gli slip mentre lui si stendeva a terra tenendosi i pantaloni e presumibilmente tirato fuori il pisello…il ragazzo doveva essersi meravigliato per qualcosa, perché la ragazza gli disse:
“Che c’è? Non hai mai visto un po’ di pelo?”
“Sì, ma sono…tanti…non so nemmeno se riesco a trovarla…una trimmata ?! Mai ?!”
La ...