1. Solo noi


    Data: 27/03/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: FinnTanner

    ... sentivo chiaramente spingere in avanti coi fianchi. Il suo membro era ancora molle, ma mi riempiva la bocca. Ne gustai il sapore e iniziai a succhiare leggermente. Sapeva di sapone e sudore fresco. Ma tutte quelle sensazioni durarono pochi attimi perché iniziai a percepire un lento ma progressivo ingrossamento.
    
    Alzai lo sguardo al suo viso. Ci guardammo negli occhi e lui iniziò a succhiarsi e mordersi il labbro inferiore. La sua asta iniziò a indurirsi ed in breve fu completamente eretta. Lo afferrai alla base con una mano, e succhiai con più vigore. Poi mi allontanai per ammirarlo, era enorme.
    
    «Accidenti!» esclamai. «Ma quanto è grosso?» Gli chiesi, spostando nuovamente il mio sguardo sul suo volto.
    
    «Se te lo dico non mi credi,» si scostò un attimo e afferrò qualcosa sul comodino. Era un metro da sarta.
    
    «Che ci fai con un metro sul comodino? Avevi programmato tutto?» Gli dissi incerto se arrabbiarmi o riderci su.
    
    «Beh,» disse accennando alla sua asta. «Diciamo che immaginavo me lo avresti chiesto.» Concluse con un sorriso complice.
    
    Mi ritrovai a sorridere a mia volta.
    
    Lui srotolò il metro e me lo porse. «Dai, misuralo!»
    
    Rimasi un istante con quel metro in mano, non sapendo bene che fare e alla fine glielo riconsegnai. «Fallo tu!»
    
    Simone scosse lievemente la testa e riprese il metro, portò il nastro giallo alla base dell’asta bloccandolo con un dito tese il resto fino alla punta facendolo aderire per tutta la lunghezza.
    
    «Guarda!» Esclamò ...
    ... sorridendo soddisfatto.
    
    Lessi il metro con attenzione, ventidue centimetri. Incredibile. E anche lo spessore, non lo misurammo ma era davvero notevole. Senza esagerare, era paragonabile al diametro di una lattina di coca, quelle nuove ovviamente. Di certo era il membro di un ragazzo superdotato e mi ritrovai a deglutire a vuoto.
    
    Lui ridacchiò di nuovo «Pensi di riuscire a prenderlo tutto?»
    
    Non risposi.
    
    Simone lasciò cadere il metro sul pavimento «Sei preoccupato? Non Dobbiamo farlo se non ti va.»
    
    «Mi va… e anche tanto.»
    
    «Vuoi dire che hai intenzione di fare tutto, tutto tutto?»
    
    Di nuovo i nostri sguardi si scrutarono. «Si...» Sussurrai.
    
    Simone si morse il labbro: «Bene, speravo proprio lo dicessi.»
    
    Mi limitai a sorridergli.
    
    «Ma adesso succhiamelo, prima andavi davvero bene!» Disse. «Spogliati però, voglio che rimani nudo.»
    
    Il suo tono iniziava a prendere una leggera connotazione autoritaria.
    
    Sentivo che su quel letto, tra noi, si stava stabilendo un nuovo equilibrio. Mi spogliai. E lui rimase per un attimo ad ammirare il mio corpo, mordendosi le labbra. La sua asta sussultò fra le gambe e io mi rilassai per la prima volta da quando eravamo entrati nella sua stanza.
    
    «Vieni sul letto.» Disse. «Non stare seduto. Mettiti in ginocchio qui sopra, ti voglio scopare la bocca.»
    
    Obbedii senza fiatare.
    
    Ripresi in mano il suo membro e riiniziai a succhiare da dove mi ero interrotto. In bocca riuscivo a trattenerne a stento l'enorme cappella e pochi ...
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