1. Solo noi


    Data: 27/03/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: FinnTanner

    ... centimetri di asta turgida. Il mio lavoro gli piaceva, perché lo sentii ansimare e sentii le sue anche muoversi al ritmo del mio succhiare. Intanto leccavo il frenulo, e mi godevo le gocce di liquido che gli colavano dalla fessura al centro mischiandosi con la mia saliva.
    
    Dopo diversi minuti mi interruppe, togliendomi l’asta dalla bocca. «Riesci a prenderlo tutto?»
    
    «Non lo so... Posso provare.» Sorrisi, ma con quelle dimensioni non ero affatto certo di riuscire.
    
    Aprii completamente la bocca tenendolo in mano alla base. Spinsi la testa verso il corpo di Simone, lentamente, finché sentii il glande arrivarmi in gola. Ora iniziava il difficile, cercai di reprimere il riflesso faringeo. Ma non ci riuscii. Lo succhiai per qualche istante e ci riprovai. Di nuovo il riflesso. Cercai di resistere con tutto me stesso, rilassando quanto più potevo i muscoli della gola. Sentii l’asta di Simone scivolarmi dentro lentamente, e ad un tratto mi ritrovai con il naso e le labbra appiccicati al suo basso ventre sodo e completamente imperlato di sudore. Avevo più di venti centimetri della carne di Simone dentro di me. Cercai di tenere il più possibile la gola in linea con la bocca, ma comunque non era facile, e respirare sembrava quasi impossibile.
    
    «Non riesco a crederci! Non credevo ce l’avresti fatta.» Disse lui estatico.
    
    Anche io trattenni una risata, e in effetti non avrei potuto fare altrimenti in quella situazione. Con le mani saldamente ancorate ai suoi glutei, iniziai a ...
    ... muovere lentamente la testa avanti e indietro, permettendo al glande di scorrermi in gola senza uscire. Testavo le mie possibilità, e in poco tempo presi fiducia.
    
    Feci uscire completamente la sua asta pulsante dalla mia bocca e deglutii la saliva che iniziava ad accumularsi. Un filamento di saliva pendeva dal suo glande, e subito mi adoperai a leccarlo via e ingoiarlo.
    
    Lo guardai in viso, era sorridente ed eccitato e questo mi compiaceva. Io non ero da meno, e il mio membro era diventato durissimo.
    
    «Puoi scoparmi la gola, se vuoi,» gli dissi sorridendo. «Solo fammelo riprendere fino in fondo, poi comincia e se senti che ti spingo via è perché ho bisogno d'aria.» Aggiunsi con tono divertito.
    
    «Va bene!» Disse contento. «Cercherò di non ucciderti!»
    
    Chiusi gli occhi e lo presi di nuovo in bocca. In pochi secondi riuscii di nuovo a inghiottirlo e mi ritrovai ancora con le labbra e il naso contro il suo basso ventre. Le mie mani cercarono ancora appiglio alle sue natiche così sode e lisce, mentre le sue mi afferrarono la testa. Mi teneva con sicurezza, i palmi appoggiati appena sopra le orecchie e le dita, bene aperte che mi serravano la nuca. Mi sentivo completamente in balia di Simone. E mi piaceva.
    
    Iniziò a ad andare avanti e indietro lentamente, con il ritmo che avevo testato poco prima. Ma in breve ci prese gusto, e la porzione di asta che usciva dalla mia bocca per rituffarsi un istante dopo nella mia gola mano a mano aumentò.
    
    Ora sentivo il suo glande ...
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