La Matrigna - Atto 5: Percezioni - Racconti Erotici

La Matrigna - Atto 5: Percezioni

... e già legato a lei da tutt’altro rapporto che non avrebbe dovuto mischiarsi con il sesso. Tutti i suoi rapporti fino a quel momento, erano stati con altre persone con le quali l’ambito sessuale era una delle tanti possibili relazioni da intraprendere. Con Giovanni invece, teoricamente, una relazione di quel tipo non poteva essere intrapresa in quel contesto. Franca a tutto ciò non faceva caso, eppure era una componente importante della situazione che piano piano aveva cominciato a metabolizzare in virtù delle condizioni. Il suo ruolo da crocerossina umanitaria pronta a sacrificarsi per curare una terribile malattia le aveva imposto un completo cambio d’assetto mentale, aprendola alla possibilità di arrivare a masturbare quel ragazzo. Giovanni invece era al primo approccio con l’altro sesso. Otteneva quel che aveva visto solo nei video porno. La sua situazione si ravvisava in quei video delle mistress che gli piacevano tanto, le quali avevano il completo controllo dell’uomo imponendogli qualsiasi condizione. A ciò però, era stato tolto tutto ciò che negava la soddisfazione carnale di quello ‘slave’ ed era stato aggiunto, al contrario, la piena realizzazione dell’orgasmo come obiettivo finale di quella dolce tortura. Per la quinta sega ci volle meno tempo della precedente. Giovanni si contrasse per lunghi minuti, convinto di essere in procinto di eiaculare senza riuscire a raggiungere il momento. Fu solo l’abilità di Franca a rompere l’impasse ponendosi a cavalcioni su di lui ...

... e impugnando saldamente il cazzo con un mano e con l’altra massaggiando i testicoli. Tra il lavoretto svolto dalla donna e il magnifico spettacolo che quest’ultima offriva, Giovanni riuscì a sborrare molto più facilmente. Furono espulsi appena quattro schizzi di sperma bianchissimo di cui solo uno arrivò sull’asciugamano, gli altri non ebbero la forza di innalzarsi più di tanto, fermandosi nella mano di Franca che continuò ad impastare con soddisfazione. “Mi sa che dopo questa, ti servirà una bella pausa.” Giovanni sbuffando e asciugandosi il sudore dalla fronte fu d’accordo. In quel pomeriggio era venuto già sei volte. Cominciare subito la settima sarebbe stata dura. Così propose di cenare, per poi continuare dopo cena come avevano fatto la settimana precedente. Franca acconsentì di buon grado. Si asciugò con cura la mano, poi pulì anche i resti della sborra dal pene del ragazzo rimanendo a cavalcioni su di lui durante tutta l’operazione. Giovanni da quella posizione ammirò la scena, soffermando la sua attenzione sulla sagoma dei capezzoli della donna che trasparivano dalla maglietta. Percepì che il cervello aveva mandato l’impulso al proprio pene quando sentì l’impulso tradursi in un nulla di fatto a causa della sovra masturbazione. Gli serviva un po’ per riprendersi, poi era sicuro si sarebbe eccitato di nuovo. Voleva addirittura tentare l’ottavo orgasmo anche se per questione di tempo sarebbe stato alquanto difficile. Suo padre sarebbe tornato sicuramente prima. Franca ...