La Matrigna - Atto 5: Percezioni
Data: 18/04/2018,
Categorie:
Incesti
Autore: Raccontatore, Fonte: EroticiRacconti
... preparò la cena. Per qualche strana ragione, tutto quel lavoro di mano le aveva messo un grande appetito e sicuramente anche Giovanni avrebbe fatto meglio a saziarsi per bene dopo aver spruzzato tutta quella roba fuori dal suo corpo. Franca pensò che comunque, eiaculare così tanto doveva essere positivo in fin dei conti. Il giorno seguente avrebbe sicuramente chiesto delucidazioni al Dottore per saperne di più. Mangiarono alquanto di fretta, lasciando addirittura la tavola apparecchiata. Giovanni aveva chiesto se occorresse levare i piatti almeno, ma Franca aveva insistito per fare prima le cose importanti. Quel piccolo gesto aveva molto eccitato il ragazzo. La donna insistette per mettersi di nuovo in camera di Giovanni per il settimo orgasmo della giornata e senza indugio proseguirono. Il ragazzo si concentrò sulla figura di quella dea che lo masturbava. Stava vivendo un’esperienza metafisica: era veramente nel suo corpo? No, lo aveva trasceso. L’unico collegamento che aveva con la realtà era la mano di Franca che ripeteva il movimento, su e giù, incessantemente ma ogni volta come se fosse la prima. Portava lo smalto rosso e le sue dita erano sottili. Una mano piccola tutto sommato rispetto al corpo, solo ora la notava. Ma certo, ora, dopo essersi liberato spiritualmente poteva notare i dettagli, le sottigliezze, i particolari. Alzò lo sguardo sul petto di Franca oltre la canottiera bianca. Poteva ...
... percepire il respiro della donna, il su e giù del petto che ospitava i polmoni pieni d’aria. Poi la guardò in faccia: fu quello il momento migliore. Franca si vide lo sguardo di Giovanni penetrarle gli occhi. D’istinto sorrise, con un sorriso genuino, istintivo, primordiale. Le era uscito come quando si guarda un film comico e si ride per una battuta divertente. Come quando ci si disseta dopo essere stati sotto il sole cuocente per un’intera mattinata e ci si lascia scappare un sospiro di soddisfazione. Ormai aveva preso a masturbare il ragazzo con entrambi le mani. Si stupì della propria resistenza, non le pesava masturbarlo. Eppure ricordava di non averla mai amata come pratica, ma ora qualcosa era cambiato, ora l’apprezzava. Dopotutto era piacevole, quella situazione, non era male. Le sembrò di avere tra le mani un giocattolo, il suo giocattolo. Finalmente arrivò l’orgasmo. Un paio di gocce di sperma uscirono dal cazzo del giovane senza nemmeno trovare la forza propulsiva verso l’alto, ma semplicemente colando dalla cappella lungo il pene impregnando le mani di Franca. I restanti spasimi non produssero nulla. “Ci siamo.” Mormorò Franca in maniera solenne fissando intensamente il cazzo tra le sue mani. Giovanni fece delle smorfie di godimento, misto ad un leggero fastidio. Si lasciò cadere all’indietro sfinito fissando il soffitto. “Riposati, ora.” Disse soddisfatta Franca, alzandosi e uscendo dalla stanza.