Capodanno a saturnia
Data: 19/04/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Ultralogos
... ospite del mio culo preda di spasmi, segno evidente che stava sborrando. E non la finiva più! Se ogni contrazione fosse stata uno schizzo, mi avrebbe allagato le viscere!!!
“Grazie, hai un culo accogliente e caldissimo, sei stato un nido eccezionale per il mio uccello, ma adesso non segarti, ormai hai fatto 30…. Fai godere anche Dimitri, vedrai che non te ne pentirai”
E dinuovo non sapevo che fare, ma ormai ero rassegnato a fare la puttana di questi tre favolosi bastardi. Aveva avuto ragione Giulio quando, all’inizio, mi aveva detto che mi sarei ricordato di questo capodanno.
Marco cede il posto a Dimitri che senza aspettare tanto mi massaggia appena il buco, quasi a saggiarne la consistenza e anche lui punta la meta e inizia a spingere.
Ma quanto è grosso? Non riusciva ad entrare tanto era largo. Mi piazza una mano sulla bocca e con una spinta violenta mi sfonda!
“Scusa Andrea, ma meglio togliersi il dente con un colpo veloce, se avessi fatto con calma, ti passava la voglia”
E col cazzo piantato in fondo al mio culo mi da il tempo di riprendere fiato.
“Vedrai che alla fine saprò farti provare sensazioni che non avresti pensato mai di poter provare”
La sua voce era bassa, cavernosa, calma, quasi ipnotica, mi sono limitato ad annuire e lui, sempre fermo piantato in fondo al mio culo, mi abbraccia stretto e con una mano inizia ad accarezzarmi tutto soffermandosi sui capezzoli. Il dolore era passato e mi sentivo pieno ed eccitato. Il cazzo era grosso e ...
... sentivo l’anello contratto.
Inizia a baciarmi il collo fino ad arrivare ad un orecchio che prende completamente in bocca facendo roteare la lingua all’interno. Sospiro per il piacere che mi provoca e subito si ritrae per affondare un po’. Non era ancora una cosa agevole ma non mi faceva più male. Continua a leccarmi l’orecchio e con le dita mi stuzzica i capezzoli, mi stava facendo godere e quasi come se il mio corpo prendesse autonomamente l’iniziativa, inizio a roteare il bacino imperniato sulla colossale mazza di Dimitri.
“Finalmente, adesso fammi godere”
Mi sussurra in un orecchio con la sua voce da demone. Ero stranamente eccitato. Eccitato di essere una puttana sfondata? Eccitato dall’essere riuscito ad accettare quella che senza che l’avessi mai vista sembrava una mazza da cavallo? Che mi stava succedendo?
Intanto che pensavo questo il mio corpo autonomamente ha iniziato a roteare alternando un avanti indietro sempre più spinto. Mi stavo scopando da solo. Non potevo credere che quella che era iniziata come la passiva accettazione di maschi che volevano, probabilmente, solo un nido caldo dove soddisfare i propri uccelli, si era trasformata nella volontà di una femmina in calore desiderosa di soddisfare il maschio. Non ero io. O forse si, ma non ne avevo avuto coscienza prima d’ora.
Pensieri, ancora pensieri e intanto stavo godendo. Una mano di Dimitri mi blocca:
“Calma, adesso che hai preso confidenza col mio fratellino lascia fare a me e pensa solo a ...