1. Capodanno a saturnia


    Data: 19/04/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Ultralogos

    ... godere”
    
    Spinge l’uccello fino in fondo, si ferma e lo esce.
    
    Solo un istante e dinuovo è dentro.
    
    Ancora fuori.
    
    Mi manca il fiato.
    
    Ancora fino in fondo, lento.
    
    Inesorabile.
    
    Rotea il bacino e, se possibile, mi allarga ancora di più.
    
    Esce e rientra.
    
    Con una mano si regge sulla spalla, con l’altra si aggrappa su una gamba, all’inguine, sempre ignorando il mio cazzo. Inizia a scoparmi più velocemente e a me inizia a girare la testa. Mi lecca il collo e mentre aumenta il ritmo della scopata mi morde lì dove il collo incontra la schiena.
    
    Forte.
    
    Tremo.
    
    Godo.
    
    Il culo si contrae sul suo uccello in una spasmodica serie di pulsazioni.
    
    Sborro.
    
    Sento una mano che mi tappa la bocca. Sono disconnesso dalla realtà. Probabilmente stavo rendendo partecipe il mondo del mio godimento, ma non ne avevo cognizione.
    
    Buio.
    
    Cinque. Dieci. Quindici secondi.
    
    Non lo so.
    
    Lentamente torno sulla terra e Dimitri è sempre con i denti e con la mazza affondati nella mia carne e la mano a tapparmi la bocca.
    
    Si accorge che ero tornato sulla terra e stacca i denti per sussurrarmi:
    
    “Bravo, mi piace una puttanella che sa come godere e far godere”
    
    Quelle parole mi rendevano orgoglioso, mi riempivano, dovevo far godere anche lui. Mi aveva donato l’orgasmo più intenso della mia vita. Anzi l’unico, perché a confronto quelli provati fino a quel momento non si potevano definire orgarmi.
    
    Ricomincio a darmi da fare sulla sua verga, ma dinuovo mi ...
    ... ferma.
    
    “Ci penso io”
    
    Bisbiglia. Allargo un po’ le gambe in segno di disponibilità e lui ricomincia il suo andirivieni. A momenti più lento, altri veloce. Un treno. Mi sbatte come un toro finchè mi pianta le unghie sulla spalla e con un filo di voce mi sussurra
    
    “Ti metto incinta”
    
    Sento il cazzo che pulsa e Dimitri che mi stringe a se.
    
    “Mamma che scopata memorabile” penso tra me e me quando Dimitri mi gira la testa e mi bacia spingendo la lingua nella mia bocca. Un bacio lento a cui rispondo con gratitudine.
    
    Gratitudine. Sì gratitudine perché questo ragazzo mi ha fatto provare sensazioni incredibili.
    
    Si stacca dalla mia bocca, ma non dal mio culo e mi dice
    
    “Ragazzino sei una bomba, non ero mai riuscito a fare l’amore come stasera, le dimensioni, che tutti ambiscono, sono un problema perché fanno male. Ma stasera, con te, sono arrivato a godere come mai prima. Adesso però bisogna fare un po’ di pulizia, nel tuo giardino abbiamo piantato il seme in tre, ci penso io a lavare”
    
    Ero imbambolato a quelle parole. Si può amare una persona appena conosciuta? Non lo so, ma so per certo che stavo bene e se avesse voluto sarei stato pronto a ricominciare immediatamente. Ma che significava che doveva fare pulizia?
    
    Non ho fatto in tempo a pensarlo che mi sento il ventre che si stava gonfiando! Sempre di più! Mi stavo agitando non capendo che stesse succedendo.
    
    Dimitri, accortosi del mio smarrimento: “Tranquillo, ti avevo detto che avrei fatto pulizia e con l’occasione ti ...
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