1. Orgasmi ignobili per nobili o le radici di luigino, 1a parte


    Data: 20/04/2018, Categorie: Etero Autore: sexitraumer

    ... guardando incredulo ed in pena di vedere sua figlia che si era concessa ad un servo della gleba. La donna, presa dallo spavento, urlò:
    
    “AHRRRG ! HUUUUUUHHHHH ! HOOOOOOH !”
    
    “…uhmmmmmf…che succede ?...”
    
    “…è…è…ancora…ancora vivo! … Bonaldo, è ancora vivo! Il veleno non era buono!”
    
    “Ma…cosa ! Accidenti, non ci voleva!”
    
    Il marchese provò a dire qualcosa mentre dalla sua bocca usciva schiuma bianca, saliva, e catarro…
    
    “Maledetta ! Hai cer…fa…cf…ato…di affel…affelena…mmi…”
    
    “Mi sa che ne ho messo troppo poco Bonaldo!”
    
    “Devvv…fota…tu sia male…e…etta!”
    
    L’uomo uscì dalla sua fica, e raccolse dal comodino un oggetto che vi aveva poggiato prima di sguainarsi il cazzo pochi minuti prima, poi diede un secco ordine alla sua donna:
    
    “Devota, uscite fuori! Non guardate! ...uscite, non ci vorrà molto! Attendetemi dabbasso…su…non fatemelo ripetere!”
    
    “Che volete fare mio Bonaldo?”
    
    “Quello che avreste dovuto fare voi Devota! Se lo lasciamo vivo ci denunzierà al capitano di giustizia, e finiremo tutti e due al patibolo! Volete questo, Devota?”
    
    “No, no certo no!”
    
    “Uscite!”
    
    Il vecchio marchese vide sua figlia Devota Maria alzarsi dal letto nuda, senza degnarlo nemmeno di uno sguardo, un ultimo sguardo, e raggiungere la porta; l’ultima cosa che vide furono i capelli lunghi liberi sulla schiena, e le tonde adolescenziali e seducenti natiche di sua figlia scomparire verso l’uscio; poi un improvviso dolore al petto, un dolore da taglio, o meglio da trafittura ...
    ... da parte di uno spadino d’argento, gli fermò il cuore provocandogli la vista bianca per la spasmodica dilatazione delle pupille; poi dopo le forze fisiche, anche quelle psichiche lo abbandonarono facendolo precipitare in un sonno piacevolissimo…
    
    …il mistero della morte si compì !
    
    …e mentre Devota Maria, dabbasso, scaldava il suo corpo nudo innanzi alla brace del focolare, per il vecchio marchese Adeodato Drezzer, era tutto finito.
    
    Il Bonaldo avvolse il corpo in quel lenzuolo, quindi si recò dabbasso onde rassicurare Devota Maria che era tutto finito. Stavolta non si sarebbe risvegliato più. Ora erano loro i… padroni. Di tutto. Bonaldo era ancora eccitato per l’omicidio appena compiuto, e gettato lo spadino insanguinato nella brace, prese per i fianchi Devota Maria col corpo riscaldato dal focolare. Quest’ultima si poggiò con la schiena contro il suo amante incontrando il suo grosso cazzo con le natiche. Ci si fece struscio più e più volte come una gatta in calore, quindi abbassatasi in posizione animalesca a quattro zampe presentò il suo culo all’amante affinché le violasse l’ano avendo ormai perso calori e liquami tiepidi della sua sporca fica. Desiderava qualcosa di satanico per sugellare il loro patto di ferro per la vita…e per la morte…ed infatti invitò l’amante ben decisa:
    
    “Entratemi nel culo e fatemi urlare Bonaldo, che ne ho voglia!”
    
    “…ci sentiranno mia Devota, non credete?”
    
    “Quei due dormiranno un bel pezzo ! Sennò perché non ci liberiamo anche di ...
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