Orgasmi ignobili per nobili o le radici di luigino, 1a parte
Data: 20/04/2018,
Categorie:
Etero
Autore: sexitraumer
... unico son sempre stato…e coi peli, li primi, ad offrirmi coito col culo, per non restare incinta, fu la sorella della madre mia, Assuntina, lo stesso giorno dopo la prima sega mentre seminava la terra, mi stavo facendo la pippa guardandola tra le spighe…e mi si offrì…ahnnn…non c’era tempo per leccare la fica, manco da dietro, ma se mi sbrigavo le potevo schizzare dentro il culo, che se lo aprì da sola…poi si sposò, e non potei più prenderla…ahn…sento che sto…ohhhh….sto per venire…mia Devota…ahnnnnn!”
“Fatevi avanti ! Ahnnnn…tutto dentro mio Bonaldo…voglio sentir le palle…me le dovete sbattere…”
“Vi piace mia Devota, vero?! Ditemelo che vi piace !”
“Ahnnn, uhhhh…sì ! Mi piace mio Bonaldo ! Ancora…ancora…ahnnn ! Ahnnn !...la zia vostra si fece copula con voi…allora…era bella?”
“No…non era di alcuna beltate, ma ahhhh…tenea un bel culo anche a quaranta e più degli anni…qui mi sa che sborroooooooohhhh…”
“Porco lo siete sempre istato…ahnnn…ahhnnnnn…son felice ! Fatemi il culo più spesso mio Bonaldo!”
“Ahn ! Che bel culo stretto mia marchesina ! Ohhh ! Ohhhh ! Come stringe ! Non sapevo che vi piacesse contro natura !”
“Movetelo Bonaldo ! Movetelo ! Che è duro ! Fatemi godere !”
Bonaldo si mise d’impegno, e col cazzo ben piantato nel retto prese a muoversi ritmicamente, e abbastanza ampiamente, tanto che a Devota parve di non sentire più niente. Il retto, essendosi abituato alle dimensioni di quell’intruso di carne dura, non le trasmetteva più del dolore, ma ...
... del piacere per la smossa; la qual cosa aveva permesso alla donna di respirare con più regolarità, intervallando dei tranquilli sì, ai suoi respiri…
“…uh…ahnn…uhhh…ahnn…ci riuscite mio Bonaldo?”
“...ahhh…co..cosa…Devota…cosa ?”
“Stringetemi i seni ! Prima spingete e poi…Ohhhh…che duro…e poiiiii…uhhhh…stringetehhhh !”
“Ahnn…ci provo mia Devota…ci provoohhhhh…uhmmm…che culo stretto Devota ! Vengoooohhh !”
Bonaldo provò ad avanzare di un pochino, quanto bastava per prenderle le tette, e stringergliele: dopo aver tenuto al lungo le mani ad afferrarle i fianchi, si era dimenticato quanto morbido e caldo potesse essere un seno femminile, soprattutto se ingrossato dall’eccitazione. Strinse e mentre spingeva in avanti il cazzo, tanto che Devota Maria sentiva le sue palle sbatterle nell’inguine, scoprì che lo sparo dello sperma gli era partito senza che se ne avvedesse. Provò il piacere di sentirlo passare per l’uretra e cercare uno sfogo in quelle carni interne parecchio contratte. Provò la piacevole sensazione di riempire la sua donna del suo seme. Devota Maria sentì gli spari farsi avanti nei suoi visceri, ma per un breve tempo. Farlo venire nella fica sarebbe stato ben differente, ma era felice lo stesso. Eccitata per aver dovuto congiurare, avvelenare, scopare davanti al cadavere del severo padre, per poi accorgersi che non l’aveva ucciso, ma solo addormentato, quindi fuggire per dar modo al suo uomo, l’unico cui si fosse mai concessa, potesse ucciderlo col pugnale ...