1. Orgasmi ignobili per nobili o le radici di luigino, 1a parte


    Data: 20/04/2018, Categorie: Etero Autore: sexitraumer

    ... signore dei dintorni. Lo servo tuttofare Paolo avea da esser loro complice nel silenzio, se non volea esser denunziato alli armigeri, et al magistrato come omosessuale.”
    
    …crimine codesto, contro Dio…omosessuale, certo, ma forse non del tutto dato che Luigino, se fosse stato presente lì ottant’anni prima, avrebbe visto che il rosso pelo Paolo…
    
    …a suor Caterina in diverse occasioni l’aveva vista nuda, e non l’aveva mai molestata data la sua preferenza per gli uomini giovani, con la sua stessa inclinazione, non difficili da trovare nei campi della pars massaricia, o nel vicino Fivigliano. Tutto sommato suor Caterina la vedeva come una mezza amica. Paolo Roscio eccitato dal sesso tra Bonaldo e Devota, grandi e pratici amanti scopatori, si era menato il cazzo dietro una tenda, poi aveva aspettato che la perpetua si dirigesse verso di lui in seguito ad un suo cenno, che le aveva fatto tra il serio e il faceto, senza crederci troppo forse ancora brillo per l’acool…omosessuale sì, ma se la vecchia suora aveva un buco, del respiro e fame di maschio membro…forse poteva venire a patti con la sua omosessualità. Era una donna non giovane, ma un buco ce l’aveva tra quelli che privilegiava lui…La vecchia si mosse raggiungendo Paolo Roscio, che nel frattempo si era spostato nella stanza accanto, una specie di anticamera del salone, dove Devota e Bonaldo avevano consumato…Paolo Roscio, calatesi le braghe, mostrò il cazzo alla perpetua che, vedendolo grosso e turgido, decise di cedere ...
    ... alla tentazione…rapidamente si fece il segno della croce, per chiedere preventivamente perdono per aver deciso di cedere, avanzò verso di lui, e gli prese saldamente in mano il bastone di carne duretta, e calda…nonostante avesse più di sessant’anni la presa in mano le piaceva ancora, e cominciò a spipparlo, e complice un chiarore incerto proveniente dalla stanza accanto, vinse le sue ultime inibizioni, s’inginocchiò per prenderglielo in bocca, ed iniziare un rasposo bocchino ricco di attività linguale sul glande; Paolo Roscio era stato fortunato: quella donna aveva fame arretrata di cazzo; altro che tonaca, rosario e preghiera ! Finito d’insalivargli il cazzo, se lo tenne ben saldo nella propria bocca, e si sollevò da sola la tonaca, per offrire la vista del proprio culo di donna; Paolo la osservava incuriosito. Mollato il cazzo dritto dell’uomo pel di carota, si sedette sul comò allargando le cosce, e ostentò il proprio sesso già pronto ad aprirsi, anche se ormai non si bagnava più. L’apertura di quella vulva in un maschio eterosessuale avrebbe suscitato desiderio di penetrazione; Paolo essendo un omosessuale non aveva una grande opinione della patacca. Gli venne in mente quando a dieci anni di età spiò donna Lina, la cuoca dell’orfanotrofio, una cicciona che era felice quando i maschietti la spiavano. Il giovanissimo orfano Paolino venne da questa palla di carne e grasso, invitato ad appartarsi con lei dietro la cucina, in un momento in cui non c’era nessuno; poi il donnone ...