1. A cena fuori … con sorpresa


    Data: 06/05/2018, Categorie: Trans Autore: angietrav, Fonte: Annunci69

    ... così, non riescono ad essere normali, però: sei o non sei la mia puttanella?, e mi bacia”, “si sono la tua puttanella, ma solo per te”.
    
    Mi sorprende Roger, lo conosco abbastanza però non del tutto evidentemente, “… Comunque se ti fanno delle avance cerca di essere gentile, stasera sei la mia donna, però mi piacerebbe vederti mentre ti tentano e li fai contenti”. Oh! Mi sorprendo…. “Cioè” dico io “vorresti farmi scopare da quelli lì e godere al vedere, mi consideri davvero una puttana?! “, “non esagerare, stai tranquilla, ti conosco e so che ti piacerà, mi interessa solo guardare, mi eccita” –adesso sto conoscendo meglio Roger-. “Quando te lo dirò io andrai in quel magazzino di fianco alla cucina ed io ti guarderò di nascosto dalla finestrella”. Detta così la situazione mi eccita, però resto impaurita al doverlo fare con questi papponi e puttane. Comunque tranquillizzata ed a braccetto del mio uomo, torniamo nella sala dove c’è il piano bar.
    
    Roger suona e mi guarda mentre ballo, invitata dal gruppo di rumeni. Ballo, un po’ intimidita, senza rilassarmi, controllandomi, non so cosa aspettarmi. Le donne sono eccitate e ballano sguaiate contando le canzoni, i maschi direi che ballicchiano, fumano e danno sculaccioni alle donne che gli si strusciano addosso con i loro culoni. Io solo guardo con un sorrisino di circostanza sulle labbra. Ad un certo punto Marga, quella che avevo rifiutato nel bagno, mi si avvicina di dietro, mi abbraccia ballando, e comincia a scendere con le ...
    ... mani verso il mio pube, cerca il clitoride che però è ben nascosto ….”mmm che femminiello sei”, “ sono Angie, grazie”. Marga mi gira e continuiamo a ballare, mi bacia sulla bocca, prima slinguandomi e poi cerca di baciarmi forte, la interrompo perché mi disfa tutto il rossetto ed ho paura di perdere la mia femminilità davanti a tutti, “non adesso” le sussurro, “non qui….”. Guardo Roger, mi fa cenno che posso andare. Sempre più eccitata e frastornata mi incammino al magazzino dando un’occhiata a Marga, prima però prendo la borsetta e mi tolgo il top, restando solo col tubino.
    
    Entro nel magazzino, sono sola, penombra, solo una debole lampadina pende dal soffitto. Cassette di acqua, vino ed altri prodotti accatastati ai lati. Al centro un divanetto (piccolo, a due sedute) in simil pelle marrone scuro, è pulito e sembra sia stato messo lì al proposito, c’è anche un rotolo di carta. Il divanetto è disposto di fronte alla finestra della cucina. Evidentemente questo magazzino è un’aggiunta posteriore all’edificio ed è rimasta la finestra della cucina. Mi siedo sul divanetto tremante per l’eccitazione, le gambe ben unite, spalle erette e culo in fuori più che posso, mi piace sentire il filo del tanga sulla mia figa anale e le natiche que si muovono schiacciando il clitoride.
    
    La cucina è già chiusa, di là è buio, quindi se qualcuno mi sta osservando non lo vedo, ma lui sì che può vedermi e confido che Roger sia lì, immagino col suo amico Marco.
    
    Entra Marga, “allora, ci hai ...
«12...5678»