1. Valentin: non c'è 2... senza 3!!!!


    Data: 24/06/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: honeybear

    ... gradini della scala) per consentirmi di fotterlo con maggior forza.
    
    “Ora… Ora sì che ragioniamo… Bravo, continua a sbattermi così… Così!!”
    
    Il mio uccello tuttavia non era libero di muoversi come avrei voluto: Steven, contraendo l’ano, lo teneva prigioniero, gestendolo a suo piacimento! Io per ripicca (!!!!) afferrai la sua canna prendendo a masturbarla.
    
    “Mmm… Bravooohhh… Bravooohhh…”
    
    “Ooohhh – mi aggiunsi al coro di gemiti – Ooohhh… - prima di lanciare un grido di dolore - AAAAAHHHH!!!!”
    
    Valentin mi aveva appena sfondato il culo!!
    
    Il dolore era lancinante. Per un istante vacillai. Iniziai a sudare freddo! Le volte precedenti non fu così violento… C’era stata una preparazione, che qui mi era sfuggita…
    
    Tuttavia se il dolore era insopportabile, ancor più forte era il desiderio di soddisfare il ragazzo davanti a me… Mentre una mazza di un certo calibro, provava a spegnere i miei bollori.
    
    Godevo come un pazzo: nel trenino che si venne a creare, il vagone centrale era il mio!! Ed il godimento era doppio: mi dimenavo come una troia in calore per cercare di prendere quanto più cazzo possibile da dietro e d’infilarne altrettanto davanti…
    
    Libidine!! Pura, assoluta libidine!!
    
    E in mezzo a tutto ciò, nessuno di noi sembrava curarsi del fatto che, da un momento all’altro, qualcuno potesse suonare il citofono o, peggio ancora, rientrare in ufficio.
    
    Sudati fradici e ansanti, mantenemmo la posizione fino a che, ancora una volta, Steven non ritenne ...
    ... opportuno rivendicare le sue richieste:
    
    “Valentin… - si voltò di scatto - Voglio sentire anche te… Scopami! Scopami!”
    
    L’uomo questa volta acconsentì; forse perché quando uscì dal mio buco, la sua cappella era talmente rossa e pulsante che, pensai, fosse arrivata a fine corsa.
    
    Fece salire me e Steven sulla scrivania, ordinandoci di metterci carponi.
    
    Chiunque fosse entrato nella stanza, avrebbe potuto ammirare una bella coppia di culi con, al centro di una fitta trama di pelo, altrettante roselline affamate che reclamavano attenzione.
    
    In piedi, davanti a loro, ma di spalle rispetto all’eventuale ospite, la lancia che avrebbe posto fine al supplizio!
    
    Trafisse prima l’uno e poi l’altro. Ripetutamente. Violentemente. Instancabilmente…
    
    Sembrava che nessuno volesse cedere. E per cedere intendo venire. Sborrare…
    
    Eravamo così presi dal gioco e dalle sensazioni che quella scopata ci stava regalando che, difficilmente avremmo voluto smettere.
    
    Infine qualcuno si arrese: fummo io e Steven. Venimmo praticamente insieme dopo che Valentin, dalla posizione a pecora, ci fece passare a quella del missionario. Lui sborrò per primo. Il rumeno lo stava violentemente possedendo. Gli occhi di Steven ardevano mentre Valentin vibrava gli ultimi, decisivi colpi:
    
    “Più forte… - lo incitava – Più veloce… Veloce… Cazzo! Ho detto più veloce…” ed anche il movimento delle sue mani divenne più frenetico. Fino a che il seme non si sparse sul suo petto, lambendo il collo e la ...
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