17 - una porca giornata!
Data: 13/07/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: samantho91
... cazzo sul suo buchino, attesi qualche attimo perché Andrea appena sentiva il contatto tendeva istintivamente a stringere (forse per il solletichino che gli dava, o un fremito di eccitazione sapendo che stava per ricevere il cazzo nel culo), aspettavo quindi che si rilassasse di nuovo. Era sempre molto piacevole sentire sulla punta del cazzo il suo buchino farsi di nuovo più morbido, rilassarsi e schiudersi per accogliere il pene. Quindi Andrea, a confermare che era pronto, anzi, voglioso di ricevere il mio membro, spinse leggermente all'indietro, rendendo un pò più sporgente il suo culetto e aprendo ancor meglio le natiche. Io non mi mossi, consentendo ad Andrea con questo suo movimento di far entrare lui un primo pezzo della mia cappella, quindi feci scivolare altra saliva e, tenendolo per i fianchi, cominciai a spingere dentro.
Quando la cappella fu dentro, lui emise un piccolo lamento.
"Ti faccio male?" chiesi premuroso.
"Poco poco si, ma va bene continua"
"Sicuro?"
"Si dai kikko, sto godendo"
Rassicurato, continuai lentamente ad affondare il mio cazzo nel suo culetto delizioso. Adoravo il contrasto cromatico: in confronto alle sue chiappette chiare come porcellana, il mio cazzo sembrava ancora più scuro (già io sono tendenzialmente scuro di carnagione anche da quelle parti, anche in inverno), mi faceva sentire molto macho e ciò andava a tutto vantaggio della "stabilità" della mia erezione, che altrimenti a volte rischiava di attenuarsi da quanto piano ...
... e attentamente dovevo penetrarlo di solito per non fargli male. Quella volta però stava scorrendo abbastanza bene, mettendoci il tempo giusto e senza dover fare interruzioni. Quando fu tutto dentro, ma senza premerlo, mi fermai per farlo abituare. Fu lui, con un altro movimento all'indietro, a fare pressione. Eccitato da questa sua manifestazione di vogliosità, serrai la presa delle mie mani sui suoi fianchi e aumentai la pressione fino a tenerglielo spinto al massimo. Lo sentii gemere e ansimare, gli stava piacendo molto. Quindi cominciai a scoparlo, aumentando man mano il ritmo anche a seguito delle sue esplicite richieste di farlo godere di più. Che bello, il mio amore si stava facendo inculare per bene, senza problemi, e ciò era davvero molto raro. Feci comunque sempre molta attenzione a non fare movimenti bruschi, in primis per non arrecargli dolore poverino (anche perché se gli facevo male, purtroppo tendeva a passargli lentamente e gli rimaneva anche dopo un pò che toglievo il cazzo), in secundis anche perché stavo godendo davvero tanto e non volevo assolutamente che finisse. Non accadeva quasi mai che io potessi godere in questo modo del suo culetto. Già non era frequente che si lasciasse inculare, poi anche quando accadeva, quasi sempre durava pochissimo perchè sborrava, oppure gli faceva male e dovevamo interrompere, insomma anche quando lo inculavo, si mi piaceva, ma non facevo in tempo a goderne. Stavolta invece godevo, sentivo le pareti dentro di lui scorrere ...